martedì 16 luglio 2013

Burgeramt Lankwitz, Berlin, 16.07.13, 12:30

Ragazzi miei... Ci rivedremo mai?
Anche se fosse non sarà mai più la stessa cosa... Come spiegarlo a chi non l'ha vissuto? 

Niente più 181, 187, S25 o U6. Niente più io e Fede siamo sulla stessa linea di un autobus.
Niente più Halbauer Weg, niente più Hausmeister, e i trapani dei lavori in cantina al venerdì mattina. Niente più Frau Morhardt, niente più cene in cucina, niente più frigo che puzza, il corridoio interminabile, essere arrivata a riconoscere chi di voi era in cucina dal rumore dei vostri passi, dal vostro modo di muovere le cose. Niente più Alberto che sbatte la porta che se ci fosse Mosconi la chiuderebbe con più calma.
Niente più spiegare a chi non abita ad Halbauer Weg perchè dobbiamo andarcene alle 23.30 che domani dobbiamo studiare, niente più sapere memoria chi lascia la cucina sporca, niente più chiudi la finestra che ad Javi ad ottobre hanno portato via tutto, niente più chi accidenti sta cucinando un cadavere in cucina? Niente più Sara a barricarsi in camera con le candele profumate accese.
Niente più l'insgamabile momento in cui manca internet e ci troviamo tutti in cucina a fare non si sa bene cosa.
Niente più Ramadan a sorpresa, niente più lezioni di storia politica internazionale prima di cena, niente più mi presti la scopa che quella in cucina l'hanno rubata, niente più chiudete quella cavolo di porta, che ormai quello che ruba pizze e birra è parte della famiglia. Niente più ragazzi, ho fatto la cheesecake, niente più non posso far da mangiare perchè il tipo delle pulizie sta dando lo straccio cantando i Red Hot Chili Peppers. Niente più che schifo sto forno, già a settembre faceva schifo ma nessuno l'ha mai pulito. Niente più Adri che bussa e chiede di diritto il pisolino sul mio letto che al pomeriggio è esposto al sole, niente più disturbare gente a caso e hai lasciato il bagno chiuso a chiave, tonto. Niente più ok, belli i club di Berlino, guardiamo un film da Maria stasera? Niente più uscire dai club alle otto ed essere a letto alle nove quando va bene.
E c'era gusto nel dirlo. Noi siamo quelli che abitano lontano, quelli che hanno scelto la vita difficile. Quelli che abitano "nei pressi di Berlino".
Niente più andiamo da Penny che con 25 euro ci mangio due settimane. 
Niente più Lankwitz o Alt-Mariendorf?

E alla fine, chissenefrega della birra a 1.50 euro, Kreuzberg o Prenzlauer Berg; la mia Berlino, il mio centro, il mio cuore che batte continuerà a pulsare dove la mia Berlino mentale ha avuto modo di costruirsi giorno per giorno.
Chissenefrega di Mustafà, del Kater Holzig, di Goerlitzer Park, del Berghein, della Humboldt o della Freie: tutto questo non sarebbe altro che un grosso e colorato pezzo di una città in movimento senza il vostro soffio vitale che farà danzare i miei ricordi come una fiammella accesa.

Senza di voi nulla di tutto ciò avrebbe avuto senso; tra nove numeri non abiterò nemmeno più formalmente qui. 
Ma non tradurrò nulla di tutto ciò, già è troppo doloroso scriverlo in italiano.
Senza di voi Berlino non esiste.
La Berlino più bella è la Berlino che abbiamo diviso come fratelli e che ci siamo mangiati, fetta dopo fetta, e che ora non verrà mai digerita, piuttosto brillerà per sempre nei nostri stomaci. 
E saremo per sempre capaci di riconoscerci, anche a distanza...

Qui albeggia. dovrei finire di fare la valigia.

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