venerdì 30 novembre 2012

...but those unheard are sweeter


Scusate l'assenza di post da ormai da un mese a questa parte.. Ma non è stata propriamente colpa mia.
Vorrei riportarvi una conversazione con Dakko (che oggi diventa ventenne: alles gute zum Geburstag!) da facebook che spiega abbastanza bene la mia situazione:

Rita Fabbri: questo mese ho avuto qui i miei, poi Albi, infine Maria Chiara ed Elena.
         D. C.: mai un'erasmus è stata tanto visitata!
Rita Fabbri: eh che ci vuoi fare!
         D. C.: ...
                  comunque voglio venire anche io.

Questo spiega abbastanza chiaramente il fascino che esercita su moroso, amici e parenti la sottoscritta.
O più semplicemente la curiosità che suscita la mia vita qui a Berlino tra la gente che mi conosce.
O più semplicemente l'idea di una bella vacanza in una bella città. (con la scusa di venirmi a trovare.)

Sì: questo mese sono stata invas.. eeehhmm visitata molto da molti spicchi della mia vita affettiva. 
A partire dai miei genitori, arrivati il primo di Novembre, shokati dalla chiccheria della classe business (da leggere come si scrive alla Natalino Balasso) della Lufthansa che nei primi giorni di un mese freddissimo offriva come snack fette di melone. Entrambi avrebbero voluto mangiare "tedesco" e nei tre giorni di permanenza abbiamo cenato prima al Messicano e poi all'Indiano. Ma in ogni caso questa è Berlino.. E il ristorante etnico è quasi più adatto di una cucina tedesca.                                                                              

(A proposito di fette di melone, dovrei aprire una piccola parentesi "influenze e deliri febbrili Erasmus a Berlino" ma penso ci dedicherò un intero post più avanti)


Ripartiti i coniugi Fabbri, arrivò Lui!


E mi dimenticai per un po' di essere studentessa, dandomi totalmente al turismo. Inutile spendere tante parole per un qualcosa che nei pensieri e nel cuore rimarrà sempre più dolce e reale che nei discorsi in cui si prova a descriverlo. Senza aggiungere una dose di gelosia per questi ricordi, che custodisco avidamente e racconto poco.


Ripartito Albi, giusto il tempo per riprendere fiato dal saluto melodrammatico all'aeroporto, (somigliante più o meno a questo) arrivarono le furie romagnole, Maria Chiara ed Elena, con cui ho trascorso una settimana alla scout: in tre nella mia cameretta accampate alla meno peggio, che tra piadine (vi ringrazio ancora ragazze!!) e risate a cuore leggero mi hanno portato un po' di sole e allontanato la nostalgia che ogni tanto ancora mi prende.

In tutto questi ospiti hanno reso il mio Novembre meno grigio, hanno reso il mese che detesto di più, un mese ricco; senza pensare mai a quanto bianco fosse il cielo certe mattine, mi hanno dato la possibilità di girare ancora Berlino con occhi da turista, camminando senza fretta e pregustandomi posti ancora inesplorati.

Nel giro di un mese mi sono trasformata in un'abile guida turistica per italiani destreggiandomi tra consigli per passeggiate se c'è il sole, musei fighi se c'è freddo, musei fuffe da evitare, cose da mangiare (per la maggior parte delle volte porcherie) e informazioni sulla u bahn e sugli autobus. A dire il vero all'inizio era un po' difficile spiegare le fermate della metro in quanto spesso hanno nomi impronunciabili ai non tedeschi come "Schlesisches Tor" o "franzoesiche Strasse"... 

Ma in ogni caso ora Novembre è finito, e inizia lentamente ad avvicinarsi l'apocalittico ritorno verso l'Italia per le vacanze natalizie...

E presto, spero, un gran bell'annuncio.

Stay tuned : )



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